Monday, September 24, 2007

telefonata


Mi telefona il mio amico verso mezzogiorno. Pare ci siano lamentele. L'infermiere dice che mentre era in trance sarebbe stato leccato in faccia, una cosa schifosa, dice. Non era un animale e nemmeno un riccio era proprio un essere umano, un discendente di Noè. Nego di aver fatto una cosa del genere, anzi denuncio l'ambiente equivoco creatosi con Ciaramella e amici del quartierino compagni di merende. Ma quell'altro, l'infermiere, infischiandosene del credito telefonico che sta per finire, grida che lui se ne intende perchè un tempo mangiava gli antidepressivi di sua moglie e che è ben capace di riconoscere un varco nel tempo. Un varco scuro, precisa.

Apprendo comunque che il gruppetto si trova dalle parti della Diga di verdiana e quindi ne approfitto per far visita alla moglie del mio amico. Dopo che abbiam fatto l'amore per due orette lei reclama di scopare e allora io la mollo lì come un'allodola, in preda alle sue preoccupazione e alle sue elucubrazioni sui romanzi di Jane Austen.

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