Sunday, October 28, 2007

aids


“Il mondo non è piccolo, è enorme. Però ci si incrocia continuamene negli stessi punti, come se fossimo in pochi, mentre invece siamo un numero sterminato” dice quell’erudita della moglie del mio amico.
“ma è stato lo scopritore del Dna ad affermare che i bianchi sono più intelligenti dei neri?” Chiede il mio amico, un po’ fuori tema.
“quale dei due,” chiedo io “Watson o Crick?”
“Boh!” Mi viene risposto. E ne approfitto per sparare un simpatico pistolotto di sociologia della scienza, cioè di una disciplina che in qualche modo è ipostatica alla scienza stessa.
“Quando si esce dall’ambito del proprio stretto seminato spesso gli scienziati vanno in tilt. Questo non distingue certe medie che possono esserci nella popolazione con certi risultati massimi ed estremi. Non sono risultati, anche ammessi e non concessi, che potrebbero essere mai trasferiti ad un certo individuo x o y. Nessun bianco potrà mai ritenersi con sicurezza più intelligente di nessun nero, quindi sono affermazioni inapplicabili agli esseri umani come persone che detengono diritti e cittadinanza.”
“Ma quando dici risultati estremi intendi per esempio quelli dell’atletica leggera, dove in certe discipline ormai è accertato che alcune razze o meglio alcuni ceppi umani risultano dominanti.” Dice mia moglie che mi ha già sentito fare discorsi del genere e quindi mi appoggia. Quando fa così non solo la amo, credo di adorarla.
“Certo.” Proseguo “Lasciando stare le possibili differenze basate sulle differenze di opportunità, tipico quelli uomini/donne o bianchi/neri, a parte che il miglior romanzo nordamericano dello scorso secolo pare sia firmato da una donna afro-americana e i punti più alti raggiunti dall’uomo in termini di materie severe per esempio logica e poesia, sono state raggiunte da due schizofrenici puri. L’uno Kurt Godel era talmente andato che non voleva firmare la costituzione americana, lui era austriaco ed in fuga dai nazi, perché aveva delle falle logica e poteva culminare in dittatura, cosa effettivamente successa in Europa con le dittature degli anni trenta. Il secondo, tanto per restare in tema, Ezra Pound, il poeta più sommo del secolo, era anche un fascista puro e ostinato, antisemita, ossessionato dall’usura. Fu rinchiuso persino, dopo la fine della guerra cioè in una situazione di stato di diritto in una gabbia all’aperto nei pressi di Pisa, non si sa perché proprio Pisa, se la Torre o Galileo potessero c’entrare qualcosa. Poi fu dichiarato pazzo così come niente fosse e non fece nemmeno in tempo ad essere salvato da basaglia nonostante fosse nei pressi di Venezia.”
“Tutto vero.” Conferma Igor Marini.
“Sei il solito coglione comunista.” Dice il più brunetto dei bamboccianti.
Siamo nella sala da Tè del Bar la Mangusta del centro di Bologna. Alle parete affreschi deliziosi con temi stilizzati della creazione, del martirio di san Sebastiano, di forme dionisiache persistenti nel medio-Evo e nel rinascimento, con simbologia legata all’opulenza e alla fecondità.
Siamo tutti ancora un po’ turbati dall’episodio della tortura del ladro di eroina, Ludovico. Da notare che prima non aveva nome, in corso del trattamento gli abbiamo dato questo nome. Il più turbato appare lui stesso, Ludovico giustappunto, che non pare aver ancora superato l’avvenimento. Da notare che ha subito quasi venti elettro-eiaculazioni, con apparecchio sperimentale procurato dallo Scaramella, che funziona tramite introduzione per via rettale.
Il biondino dei bamboccianti anche stavolta è stato alla partita di Futsal e così la commenta:
“Una bella partita, pulita, vibrante, anche emozionante, sentimentale, romantica. Giocata al cospetto di 300 spettatori entusiasti e Sbigottiti. Nel primo tempo è stato dominato in lungo e in largo con folate irresistibili dal Kaos di Andrejic con una prestazione convincente sfociata nel gol di Tarnawski al 12’ che ha esultato col pugno chiuso mosso dal basso e che porta a 5 reti il suo bottino personale risultando, fin qui, il miglior realizzatore della squadra; l’ Imola di Neri, invece, nella ripresa si porta al pareggio di Trevisani al 32’grazie ad una lieve deviazione che spiazza l’incolpevole Giannattasio, meravigliato al punto da cominciare ad emettere una lunga serie di singulti udibili anche negli spogliatoi, in altre circostanze autore di alcune parate favolose con voli da un incrocio all’altro. Forse ci sarebbero potuti essere più gol se l’Imola non avesse centrato due pali con altrettante bombe di Machado (brasiliano, olivastro) dalla distanza e avesse infilato con Canonica un bel diagonale dalla sinistra di Cavalli e il Kaos avesse sfruttato meglio due contropiedi con Thiago e Rossa, e avesse trasformato un gran tiro di Beltrani sul finire dell’incontro colpendo anche un palo terrificante con capitan Vignoli. Da questa analisi potrebbe sembrare che Bologna meritasse di più ma, forse, non è così, considerando l’attenta prestazione delle belve imolesi, tipiche dell’ambiguità della terra di confine tra Emilia e Romagna, né carne e né pesce; alla fine tutti i protagonisti sono sembrati d’accordo sul risultato rimandando alla partita di ritorno la scottante tematica sulla supremazia territoriale.”
Mia moglie si inserisce con questa strana argomentazione:
“Quando giocavo a pallavolo c’erano strane mosse da parte dei maschi. Erano tornei misti, almeno due donne dovevano essere sempre in campo.
Quando tutti si erano stretti le mani si temeva seriamente che qualcuno compisse qualche gesto un po’ troppo omosex. Negli spogliatoi c’erano diverse strizzature di coglioni, ma tutto molto amichevole, senza morbosi significati sessuali. Alla fine abbiamo capito che era la presenza di noi donne ad innescare tali comportamenti.”
“Io facevo hockey su prato e anche lì non si scherzava negli spogliatoi. Eravamo sempre tutte con le ginocchia gonfie per via delle mazzate, volontarie e non e c’erano diverse che lenivano il dolore con ampie leccature al miele d’acacia.” Dice la moglie del mio amico.
“Ah brava, grazie.” Dice mia moglie. Ce l’ha con lei per episodi intercorsi durante la tortura di Ludovico.
“senti tu, “ dice la moglie del mio amico “anch’io ho trovato l’oroscopo di Ludovico. Vuoi sentirlo? Non è certo come quello che tu avevi sciorinato a Venezia e poi anche se fosse stato non vedo perché si doveva dedurre di eseguire un trattamento soft. Senti questo firmato da Almeida Olivus Marruton, oroscopista extra-trans argentino.”
“Extra-trans?”
“Sono quelli che hanno fatto due giri. Sono passati al sesso opposto in maniera radicale e poi in maniera altrettanto radicale sono tornati indietro.” Dicce Rocco Martino con indifferenza, come se non avesse fatto altro che trattare in vita sua di vicende simili.
“Dice l’oroscopo: I nati nel segno hanno moltissima fantasia e riescono ad essere realmente creativi in qualsiasi settore. Hanno abilità eccellenti d' intuizione ma d' altra parte non sono molto pratici. In effetti gli acquario sono sognatori e non sempre abbastanza determinati per realizzare la loro fantasie. Escluso Federico di Belluno e Katja di Moskow. cerca l'equilibrio nelle attivita' proprie e in tutte quelle in cui puo' in qualche modo intervenire. Tutte le sue azioni e le sue parole hanno l'obiettivo di mettere pace nel mondo circostante, ma in rari casi sono belligeranti e si trasformano in mostri assetati di sangue. Frequenza di serial-killer. Non a caso, le vengono riconosciute capacita' diplomatiche congenite e superlative. L'armonia che caratterizza il carattere le impedisce anche di avere pregiudizi nei confronti delle popolazioni asiatiche, compresi i mongoli di Gengis Khan e l’intera popolazione nipponica, che a giudicare dai fumetti che leggono paiono adoratori delle ninfette in percentuali imbarazzanti . In qualsiasi situazione, nuova o gia' nota, dara' il suo contributo in maniera disinteressata, puntuale, spassionata. Venere, pianeta dominante del segno, gli conferisce altresi' un fortissimo senso estetico ed ascetico, tipico del monachesimo benedettino. I maschi del segno cercano il fascino e l'armonia in se' stessa e negli altri, mentre le femmine in casi rari non si lavano i piedi. I suoi rituali di bellezza sono molto precisi e portano a una raffinatezza che pochi possono eguagliare. Molti uomini si curano le sopracciglia in maniera irritante e rivoltante. La diplomazia della segno viene spesso scambiata per scaltrezza, o addirittura per un modo sottile e subdolo per raggiungere i propri interessi. Ma essi non odiano l’usura.”
“Ancora l’usira? Ancora Ezra Pound?” Grida il mio amico, che mi sembrava avesse ingoiato di pasticche di ecstasy gialle a forma romboidale con una E stampata sopra. Ma sua moglie prosegue:
“E’ una coincidenza. Si tratta di una visione grossolana. La Bilancia ha un reale interesse per l'equita'. Se l'attivita' di intermediazione risulta favorevole per la stessa Bilancia, si tratta soltanto di un caso! Nei rapporti amorosi, a causa dell'influenza venusiana,dà grande importanza alla cura del corpo e spesso pretende di intervenire anche in quelle del partner anche occasionale. Non sono infrequenti pediluvi, semicupi, cataplasmi, senapismi. Sono attratti dalle persone che sanno valorizzare il proprio aspetto e, a sua volta, cerca di presentarsi sempre al meglio, con la cravatta. Essendo amante della bellezza, potrebbe avere la tendenza a tradire una relazione stabile, se nota l'interesse di qualcuno di, a sua volta, gradevole. Ma spesso si accoppia anche con qualche sozzona, qualche figa trash coi capelli rossi e ricrescita marroncino-biancastra, con i denti un po’ fuori posto e i sandolini sdruciti. Chi vuole che il rapporto con la Bilancia duri deve essere, specularmente, disposto a dedicare una fetta del proprio tempo a una valida cura del proprio aspetto, oppure no.”
“Ma va a cagare!” Grida l’infermiere “Se mi scopro che ho partecipato a tali atrocità mi tolgono il diploma.”
“Ma sta zitto” dice Scaramella “Nella sperimentazione in Congo del vaccino anti-polio che poi diffuse l’AIDS su questo pianeta, gli infermieri erano addetti ad aprire gli zimpanzè vivi e a togliergli i reni, che poi venivano frullati e producevano il vaccino.”
“Oh” dice Ennio Doris.
“Oh” dicono le donne.
“Oh” dice il resto della popolazione tutta.




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