Wednesday, January 16, 2008

QUADRUPLA




Il mio amico si è fatto la quadrupla. Consiste nell’associazione tra cocaina, eroina, tetraidrocannabidolo e alcool. Se ne sta con gli occhi sbarrati, in posizione di tre quarti sul divano e respira per modo di dire. Ogni tanto l’infermiere gli misura la pressione, naturalmente per burla. E’ molto stupido fare per ischerzo una cosa che normalmente si fa al lavoro, ma l’infermiere è così, a tratti pare abbia problemi di metarappresentazione.
Criceta dice:
“Ebbi un fidanzato che si bloccava. Mentre rideva o mentre tossiva, più raramente mentre piangeva. E’ un disturbo che si chiama cataplessia.Una volta successe in occasione di una sorpresa. Sua madre si era presentata vestita da Diabolik ancora non so perché non eravamo nemmeno a Carnevale. Era una donna non alta e col fisico schiacciato, sembrava una sottiletta nera. Anch’io rimasi sbigottita e la cosa passò oltre. Invece una volta successe mentre scopavamo. Era una delle prime volte. Lui si fermò, fermo, rigido, ma non proprio stecchito. Io pensai: cazzo questo ha pratica di sesso tantrico, che sballo!”
“Invece era epilettico.”
“No, cretino: catalettico!” dice l’infermiere.
“Idioti!” dice il mio amico “CATAPLETTICO. Dal greco cata, basso. E dal latino plexus, intreccio. Basso intreccio. Si vede che un tempo gli si aggrovigliavano le dita dei piedi, come a Fantozzi.” “?????”
“Stupore!” Rincara la dose il mio amico. E’ proprio a bolla. Perfetto. “Vuole dire solo stupore in greco! Devo insegnarvi tutto. Topi! Negri! Comunisti! Chicanos! Ariani! Fottuti indooculo!”
Serpeggia ancora stupore, fresco fresco.
“E poi come è andata a finire?” chiedo io infine.
“Ah” dice lei “Se non ricordo male mi eiaculò sulla caviglia.”
“Che schifo!” Osa dire ancora il mio amico.

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